Le nuove pensiline Atac super tecnologiche da 200 milioni di euro presentate dal sindaco Gualtieri
Un design innovativo, la possibilità di ricaricare lo smartphone, addirittura un touch screen a disposizione dei passeggeri e un tabellone elettronico con le attese dei bus in tempo reale. In pompa magna il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha presentato "𝐄𝐓𝐄𝐑𝐍𝐀", la nuova pensilina hi-tech di Atac. Un progetto che riguarda l'installazione di 435 nuove pensiline, 405 paline digitali, la riqualificazione di 1.400 pensiline esistenti e 8.200 paline, per un totale di oltre 9.600 impianti rinnovati.
Le prime pensiline, ha spiegato Atac, saranno installate a partire dal 20 novembre e i lavori si concluderanno a fine maggio 2025. Ben 156 saranno posizionate nell'area del centro storico della Capitale, circa un terzo, e 279 negli altri quartieri della città. In totale saranno 260 le pensiline nuove e 173 quelle che verranno sostituite. Quelle vecchie saranno ricondizionate e posizionate in altre zone della città.
Il costo dell'intervento, ha spiegato Atac nel corso della Commissione Giubileo che si è tenuta oggi, è di 200 milioni di euro, 47 versati dal Comune di Roma e 156 da parte dell'azienda che ha vinto la gara. Atac ha sottolineato che attualmente sono attive circa 1.400 pensiline, ma occorre considerare che probabilmente con questo intervento sarà esaurito lo spazio per posizionarne di altre, perché la maggior parte della rete cittadina ha spazio a sufficienza soltanto per una palina.
Nuove pensiline, le perplessità in Commissione Giubileo
Ma come faranno i privati a recuperare l'investimento di 156 milioni di euro? Su questo si sono concentrate le perplessità di alcuni consiglieri intervenuti in Commissione. L'accordo prevede una concessione di 11 anni sul canone di pubblicità di tutte le paline e le pensiline, sia vecchie che nuove. Attualmente Atac incassa dai canoni pubblicitari circa 7,5 milioni all'anno e, nello specifico, poco meno di 3 milioni da paline e pensiline. Con le nuove tecnologie l'obiettivo è di incassare circa 3,2, 3,3 milioni di euro ogni 12 mesi.
Si chiede il presidente della commissione Commercio, Andrea Alemanni, Pd: "E' troppo l'investimento pubblico a fronte di un ricavo ridicolo. Evidentemente c'è un privato che guadagna ‘per mille'. Dei 200 milioni dell'investimento 153 milioni ce li mette il privato. Facendolo per legittimo profitto riceverà in termini di pubblicità più di quello che mette altrimenti sarebbe pazzo. Non mi tornano dei conti. Il Comune di Roma intero, tutta la sua cartellonistica, incassa una decina di milioni l'anno. Qui in 10 anni pensano su 400 pensiline di recuperare almeno 240 milioni: o le pensiline sono un mercato che vale oro, oppure il Comune non è capace di incamerare pubblicità. Questo è un fatto, ma mi sembra comunque una proporzione sperequata: o il pubblico ci mette troppo, o questi 150 milioni del privato non sono 150. Non ho dubbi che sia stato asseverato da un esperto, ma o c'è l'oro per strada e non ce ne siamo accorti, oppure i numeri non ci sono proprio. O stiamo facendo un regalo eclatante a un privato o c'è una sperequazione dei termini di valore che il Comune ha in relazione ai propri impianti".
Spiega ancora Alemanni: "Leggo sui media una giusta attenzione ad un progetto delicato ed importante. Penso sia importante analizzare bene i numeri. L'ho detto oggi in commissione. Perché gli introiti da pubblicità nel 2024 sono una cosa importante per una amministrazione pubblica. Una risorsa preziosa da gestire con cura.
Se è vero come è vero che nei numeri ATAC ricava circa 3,2 Milioni l'anno dalla concessione dei suoi spazi e con questo progetto probabilmente aumenteranno i ricavi, c'è da capire come sia possibile che come Roma Capitale per i nostri spazi in tutta la città a bilancio abbiamo solo 10 Milioni. Su questo mi voglio concentrare e lavorare per il proseguio di questo mandato e per il prossimo. Prendiamo esempio. Gestiamo servizi collegati alla pubblicità se non riusciamo a incassare direttamente".
La risposta dell'assessore Patanè
L'assessore capitolino ai Trasporti, Eugenio Patanè, ha precisato in merito all'intervento:
“Nel complesso si prevede un investimento di circa 60 milioni più Iva per nuove infrastrutture – comprensivi del contributo pubblico di 47,5 milioni più Iva – e circa 60 milioni più Iva per la completa riorganizzazione e riqualificazione del parco esistente, per la gestione e la manutenzione dell’intero asset per una durata contrattuale di 11 anni. In aggiunta ai suddetti importi, il Proponente verserà ad Atac un canone complessivo di circa 36 milioni più Iva iva, per un valore totale di ‘costo’ della concessione pari a circa 156 milioni più Iva. Il canone che verrà versato ad ATAC è calcolato tenendo conto dello sfruttamento delle pensiline e di un numero stimato di paline a valore fisso unitario, con compartecipazione di Atac stessa agli extra ricavi del concessionario in caso di incremento di tale numero. Il Concessionario remunererà tali costi attraverso la raccolta e i ricavi pubblicitari relativi all'intero asset delle infrastrutture di fermata di Roma Capitale”.
La proposta, ha aggiunto ancora l'assessore, "è strutturata in modo tale che il proponente sostenga tutti i costi relativi alla progettazione ed allo sviluppo strutturale e tecnologico dell’asset, alla istallazione e all’allaccio dei nuovi impianti, alla manutenzione ordinaria e straordinaria dell’intero asset ed alla riorganizzazione e riqualificazione delle infrastrutture. La società assume inoltre tutti i rischi di realizzazione del progetto condividendo con Atac i soli rischi di ritardo nelle procedure di rilascio delle autorizzazioni da parte degli enti competenti".